La bicicletta di Dracula


Dalla Transilvania sino a noi il viaggio è breve, soprattutto quando i chilometri sono fatti di fantasia e di temporale! Su quella strada scura e cupa, nera come la notte e bagnata di lacrime di paura, forse il re dei vampiri si è cimentato in un sanguinario viaggio sul filo dell'incredibile, dell'immaginario, dell'inverosimile!
Forse il Conte Dracula andava in bicicletta!
Certo ci vuole molta immaginazione per vederlo su una sella nera, con il mantello al vento e con quel suo sguardo bianco come una luna eccitata nella notte, eppure anche la realtà ogni tanto mente, inganna gli occhi, altera i pensieri e si prende gioco di noi! Forse il Conte Dracula ha pedalato su quelle strade ai confini del mondo!...Ad essere sinceri io ce lo vedo nel suo pallore, come se la fatica si fosse impossessata del suo corpo, in quella sua leggerezza da romanzo dell'orrore, in quei movimenti innaturali che solo un vampiro in bicicletta può scolpire nella mente della gente!
Forse il Conte Dracula era un campione...e che campione!
Su quella strada folle, ai confini  dell'irrealtà,  il re dei vampiri ci ha lasciato giusto qualche goccia di sangue che ancora oggi circola nelle vene di qualcuno, che se lo vedi, nel suo sudore, come se la fatica attraversasse i suoi pensieri, sembra il dio della montagna! Con quel suo volto stralunato, inchiodato a quella sella nera come l'inferno, arriverà sino a noi come una luna eccitata nella notte, perché la fantasia ogni tanto mente, inganna gli occhi, altera i pensieri sul filo di un incredibile, immaginario ed inverosimile traguardo!


opera  di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino




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