La polvere del tempo

Non amo essere in competizione con il tempo! Non ho la pazienza di un maratoneta, né la precisione di un orologio! Quello che mi interessa nell'avvicendarsi delle cose e dei momenti è il ritmo, non nel senso della cadenza o della scansione, ma come andamento metronomico fatto di battiti e palpiti, dejà- vu e armonia, un insieme di equilibrio invisibile distribuito da un'energia primordiale!
Il tempo è un'illusione e come tale bisogna viverla! Nella sfera dell'impossibile il tempo è padrone e maestro avendo nella propria incomprensibilità la chiave del segreto dell'immutabilità! Attimo dopo attimo il futuro, per quel poco che ne sappiamo, ci corteggia con le sue chimere, le utopioe, i cambiamenti e soprattutto ci ipnotizza con l'arma più potente e raffinata: l'immaginazione!
Entrare in competizione con il tempo è come essere imprigionati in una clessidra, che comunque la giri descrive l'illogicità di un baratro, svuotando la memoria della propria energia per trasformarla in polvere: la polvere del tempo