Djangologie in bicicletta

Da Liberchies a Fontainebleau ce ne vogliono di colpi di pedale! Da quel paese cosi piatto e cosi scuro che qualcuno ha voluto chiamare testardamente Belgio ad una Francia bella e sensuale ce ne vogliono di colpi di fatica e di gocce di sudore!
Su quella strada nera, che sembra il manico di una chitarra, vanno veloci le note, veloci come il vento e leggere come l'aria, di una musica lontana, indiavolata e calda, una musica che nemmeno il cuore sa capire...
Tutto ritmo e fantasia, tutto amore e talento! Su quella strada nera come il carbone, le corde di una chitarra sembrano raggi di una ruota che gira senza fine inseguendo un traguardo mitico e memorabile! E quel girare, cosi ipnotico e  cadenzato, è tutta musica per orecchie disattente e sbadati sguardi che stupefatti si inchinano al re delle leggende!
Al passo di una danza zingara e misteriosa, un'ombra  abbraccia una chimera come fosse un'amante ritrovata e dopo aver appoggiato le sue dita su quel manubrio a forma d'illusione, lontano nel tempo, a qualche millimetro dalla sua immaginazione, una musica penetrante soffia sulle nuvole più gypsy che il cielo abbia mai visto ed una voce gli sussurra: 
" Nuages mon petit...ce ne sont que des nuages!"

Traguardo - opera di Roberto Sironi - acrilico su tavola di legno




Licenza Creative Commons