Cycling or not cycling

In un altro mondo, in un'altra epoca, in un altro futuro, chissà, persino Shakespeare potrebbe ritornare da un aldilà scomodo, senza humor, noioso e privo di quel glamour a cui era tanto abituato e scrivere per noi, poveri e disattenti lettori, una nuova tragedia, una farsa, una commedia, qualcosa che ci regali ancora quella passione che ci ha scosso come alberi nel bel mezzo di un temporale, leggendo le sue opere!
"To be, or not to be": questo era il problema! E oggi, qual'è il problema?
Chissà, potessi parlare con Shakespeare, cercherei di convincerlo a scrivere una bella storia, attuale, moderna, con quella vena virtuale che oggi va tanto di moda, magari con un eroe cavaliere che attraversa il mondo in lungo e in largo combattendo tutte le ingiustizie! Chissà, potrei bisbigliargli all'orecchio una storiellina di un altro re,questa volta senza corona, oppure suggerire alla illimitata fantasia del nostro William un bel sonetto dedicato alla nuova e per lui, certo, sensazionale condizione umana...
E se invece scompigliassi un pò gli avvenimenti turbandolo, scombussolandolo, sconvolgendolo persino, sulla condizione questa volta disumana che sta vivendo questo nostro mondo? Cosa direbbe? Come la prenderebbe? Ma soprattutto cosa scriverebbe? Chi meglio di lui saprebbe convogliare tutta la prismatica varietà del vivere, del sopravvivere e di tutto l'incedere umano nell'intera gamma delle passioni e delle azioni degli uomini? Chi meglio di quel suo occhio scrutatore e partecipe alle faccende umane e di quel suo abissale e profondo istinto potrebbero cogliere il nuovo futuro prossimo? Con quale arguzia, spirito e vivacità saprebbe ancora incantarci?
Ebbene, spudoratamente io gli  direi: "Caro William, visto e considerato i tempi e la totale imbecillità umana perchè non ci lasci un ultimo capolavoro su cui riflettere nelle nostre diurne cupidità o nelle nostre inconsapevoli  ed affollate inquietudini notturne? Perchè non ci regali un ultimo intreccio senza sangue né potere, una storia semplice che faccia molto rumore ma non resti nel nulla? Perchè non ci riporti a quella scintillante intelligenza di cui siamo rimasti orfani?
In un altro mondo, in un'altra epoca, in un altro futuro, chissà, persino tu potresti ritornare da un aldilà inopportuno, senza allegria, monotono e tedioso e privo di quel fascino a cui era tanto abituato e scrivere per noi, meschini e negligenti lettori, una nuova tragedia, una farsa, una commedia, qualcosa che ci regali ancora quella passione che ha agitato i nostri animi leggendo le tue opere...Perchè non ci regali un colpo da maestro?
"Cycling or not cycling": ti piacerebbe come titolo?

Oxford Street - opera di Roberto Sironi - acrilico su tela 30x120
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