Surplace

Immobili, fermi, inerti, i due corridori si contendono il principio dell'equilibrio con lo sguardo fisso sulla pista come se in quella disarmante e precaria amovibilità il mondo si fosse improvvisamente arreso al presente e il tempo fermato nella statica quiete di una fotografia ingiallita!
Curvi, in un silenzio di folla, i corridori aspettano un lampo di genio, un indizio, un segnale, un sintomo, un illetterato movimento che faccia di una oscillazione un'erudita mossa decisiva, un ultimo gesto risolutivo prima dello scacco! In quell'inerzia senza tempo, in un'attesa  dissonante, i due avversari si lanciano sguardi accattivanti come fossero due amanti alla fine di un amore, all'inizio di un dolore...Nessun gemito, nessuna lacrima, nessun rimpianto, soltanto gocce di sudore e tante facce mescolate in un sussulto dopo l'altro, in un enigma senza un'accertata soluzione se non quella di rompere quell'incantesimo che fa di una magia un prodigio da campioni!
Sospesi in quell'equilibrio d'altri tempi, i duellanti si scrutano, si osservano, si  indagano l'un l'altro in cerca di incertezze, indecisioni, titubanze, come se fossero le ultime occasioni prima della fine, di una fine che è proprio lì a qualche metro dalla fine!
Immobili, fermi, inerti, i due corridori si contendono il mistero della fugacità con lo sguardo perso sulla pista come se in quella sorprendente e provvisoria amovibilità il mondo si fosse improvvisamente fermato per sempre ed il tempo cercasse ancora un motivo per ricominciare.

"Arte ciclistica" opera di Roberto Sironi - acrilico su tela 70 x 100


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