La bicicletta del diavolo

Nel XIX secolo, un certo Conte Mede de Sivrac, un nobile francese un pò eccentrico, stravagante, sicuramente estroso, progetta e costruisce una strana e bizzarra macchina con due ruote che poi battezzerà Velocifero o Celerifero alla quale non mancava certamente il senso dell'originalità, dell'unicità e soprattutto un'idea di grande futuro!
Il Conte in questione, secondo altre fonti, sarebbe addirittura un personaggio nato dalla fantasia e dalla penna di un giornalista francese, specializzato in locomozione terrestre, Louis Baudry de Saunier, ma a noi questo non interessa, anzi, ci da la possibilità di fantasticare  soprattutto sul nome con il quale fù chiamata la macchina: Velocifero,che per una ragione imperscrutabile rimanda, forse per sonorità semantico-infernali o per un'enigmatica assonanza, al misterioso mondo degli  inferi! Insomma, una vera e propria diavoleria d'invenzione!
Nel tempo, il nostro Velocifero, assume svariate forme estetiche che ricordano un corpo di cavallo, un leone, un serpente e così via, diventando una moda,  un "giocattolo" esclusivo e molto ambito da una certa élite, che ne fece un simbolo di classe utilizzandolo per brevi spostamenti con il solo scalciamento dei piedi a terra!
Le sue forme inquietanti conturbanti, spingono a pensare ad un mezzo venuto da una fantsasia diabolica, creato da una mente  simpaticamente squilibrata ma straordinariamente in perfetto equilibrio con il futuro, che per una ragione, da una parte sfuggevole dall'altra, credo, abbastanza evidente, sembra, o almeno così appare e si manifesta, come una specie di demone , un diavolo in movimento, un maligno tentatore, un Belzebù su due ruote: la bicicletta del diavolo!


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