Gengis khan e la giumenta d’acciaio

Si narra che nell'anno della Tigre, in una antica favola, misteriosa e segreta, un uomo sognasse tutte le notti una giumenta d'acciaio e che con essa andasse in battaglia alla conquista di nuovi mondi, di sconosciuti desideri, di inenarrabili utopie...Quell'uomo si chiamava Temujin, detto Gengis Khan, signore dei mongoli, nato il giorno chiaro del primo mese dell'estate dell'anno del cavallo d'acqua del terzo ciclo e destinato a diventare il più grande guerriero delle steppe sconfinate, delle praterie infinite, di tutte le montagne sacre e dei colli della malinconia!
Si dice che in quella favola l'uomo nascondesse una verità mai raccontata, una di quelle verità che si spiegano solo con la stregoneria, all'ombra di un fascino oscuro, nel lampo di una suggestione!
In quella antica favola misteriosa e segreta, forse appoggiata ad una idea, qualcuno giura di avere visto un giumenta d'acciaio che l'uomo accarezzava come fosse la più bella delle sue amanti, sussurrandole dolcissime parole languide e d'amore mentre un fuoco mongolo illuminava i suoi occhi di stupefacente incredulità...
Si narra che in quella favola Temujin, detto Gengis Khan, chiamasse quella sua splendida e rarissima giumenta d'acciaio: bicicletta!

Tigre in bicicletta - disegno di Roberto Sironi - acrilico su cartoncino

www.robertosironi.com
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